“Con questo anello….” alcune riflessioni per scegliere l’anello giusto
- Simona
- 26 lug 2015
- Tempo di lettura: 4 min

Partiamo dalla storia delle fedi nuziali
L'anello per la sua forma tonda e perfetta è dall'antichità un oggetto usato come simbolo di qualcosa di importante.
Il termine "fede", dal latino “fides”, vuol dire fedeltà. Fides era anche il nome della dea romana personificazione della lealtà. Il concetto di fides come fedeltà, inizialmente aveva lo scopo di consacrare, con un atto religioso, la fedeltà del cittadino all'ordinamento dello Stato Romano.
Gli anelli nuziali e di fidanzamento, per la promessa di matrimonio, hanno origini molto antiche. L'anello compare infatti già in epoca barbarica, dove per suggellare la promessa d'amore le coppie si scambiavano un anello in segno di fedeltà.
Nell'epoca Romana si distinse l'anello di fidanzamento, detto "anulus pronubus", che serviva a suggellare la promessa di matrimonio, dall'anello nuziale, detto invece "vinculum". Il vincolum romano, fatto di ferro o raramente d'oro o d'argento, inizialmente veniva indossato solo dai maschi, ma presto venne esteso anche alle donne. Le matrone romane sfoggiavano fedi nuziali cui era talvolta applicata una piccola chiave, segno della loro autorità nella famiglia.
La consuetudine, sia maschile che femminile, di indossare un anello dopo il giorno del matrimonio si affermò del tutto solo a partire dal XVI secolo, mentre l'abitudine di incidere i nomi degli sposi e la data delle nozze all'interno di questo risale al Settecento. L'uso dell'oro come materiale, al posto del ferro, per la fabbricazione della fede nuziale, si deve all'influenza cristiana, per cui l'oro è da sempre simbolo di eternità.
Aneddoti e curiositá
Sono davvero molti gli aneddoti e le curiosità che si nascondono dietro l’affascinante universo delle fedi nuziali, in particolare per la peculiari rappresentazioni simboliche che nel corso della storia hanno avuto. Le più comune rimandano alla figura del cerchio, all’infinito senza inizio e senza fine, simbolo di eternità e perfezione; a questo riguardo si tramanda, per esempio, che nei tempi più antichi, durante le cerimonie nuziali, veniva tracciato in terra intorno alla coppia che andava sposandosi un cerchio, in segno di buon augurio; cerchio che poi nel tempo sarebbe diventato la fede. Secondo una tradizione medioevale, invece, la futura sposa per garantirsi un amore duraturo ed eterno, intrecciava un suo capello ed uno del suo amato attorno ad un anello con diamante; lo portava sul cuore per nove giorni per poi alla fine donarlo al futuro marito. Curioso, poi, come si è arrivati a decidere di portare l’anello sull’anulare, il quarto dito della mano: anche qui ci sono diverse origini. Nella cultura degli antichi Egizi, per esempio, l’usanza di portare l’anello all’anulare, era ascrivibile alla credenza secondo la quale proprio in questo dito ci fosse la cosiddetta “vena amoris”, una vena che si credeva conducesse direttamente al cuore. La cultura cristiana offre, invece, una spiegazione prettamente religiosa: l’anulare sinistro era, infatti, il dito a cui arrivava il sacerdote dopo aver toccato le prime tre dita invocando il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Più popolare e, se possibile, ancora più particolare è questa leggenda, di origine orientale: secondo la tradizione cinese, ogni dito della mano rappresenta una figura familiare della nostra vita. Il pollice i genitori, l’indice i fratelli, il medio noi stessi, l’anulare l’altra metà e il mignolo i figli. Unendo specularmente le mani, con i medi piegati, si potrà notare che tutte le dita possono essere staccate a eccezione degli anulari. L’interpretazione che viene data a tutto ciò è semplice: l’unione con l’altra metà è indissolubile e per questo motivo le fedi nuziali vengono indossate sugli anulari.
Ma tutto questo cosa centra con la scelta dei propri anelli?
Negli ultimi anni oltre le forme classiche il design della fede nuziale ha subìto un vero e proprio boom avvicinandola più ad un normale gioiello che ad un elemento simbolico e ben decodificato per indicare il proprio stato civile e ricordare al portatore le promesse fatte al compagno/a il giorno delle nozze.
Che sia consciamente voluto o no, merita attenzione questo aspetto.
A differenza di chi opta per la convivenza chi decide di sposarsi normalmente è una persona che crede nel valore del simbolo e del rito. Si assume un impegno pubblicamente e la fede nuziale rappresenta per se per primo il valore di questa unione. E’ normale che la si cerchi bella e preziosa, che debba essere di un materiale duraturo e che non abbia bisogno di molta attenzione affinché non si rompa o perda qualche pietra, ma non dovrebbe neanche stancare a portarla o avere un design così particolare che poi passa di moda e la si voglia cambiare o ridisegnare. Tutto ciò proprio in virtù del suo significato e di ciò che rappresenta. Pertanto al momento della scelta non lasciatevi trascinare dalla moda del momento, ma scegliete con il cuore e pensando che vi accompagnerà
per molto, moltissimo tempo!
I modelli più conosciuti
Classica, tonda e smussata
Francesina, sottile e leggermente bombata
Etrusca, piatta e decorata da scritte bene auguranti per gli sposi
Mantovana, più alta e più piatta e di solito più pesante
Platino, molto rara e costosa e poco usata
Bicolore, costituita da due cerchi intrecciati di oro giallo e bianco
Sarda, decorata come un pizzo chiacchierino
Tricolore, costituita da tre cerchi intrecciati di oro rosso, giallo e bianco
Unica, con un diamante incastonato
Ebraica, in filigrana smaltata con decorazione di perline
Umbra, con l'incisione del volto di una donna o di una coppia divisi da un bouquet di fiori
Bibliografia
http://www.igj.it/gioielli-preziosi/anelli/fedi-nuziali-viaggio-allinterno-dei-suoi-significati.html
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