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Arte contemporanea: istruzioni per l'uso

  • Immagine del redattore: Simona
    Simona
  • 15 dic 2014
  • Tempo di lettura: 2 min

Quante volte vorremmo andare ad una mostra di cui si sente tanto parlare, ma che vedendone i posters o le fotografie desistiamo perché quello che vediamo non ci dice niente e non capendolo, ci sentiamo in qualche modo in difficoltà?

Il desiderio di un autore di voler comunicare, in qualsiasi forma venga espresso (corporale, sonora, visiva, scritta - detto in altre parole danza, musica, video, quadri, architettura, poesia etc. ), se riesce a rappresentare una particolare situazione umana ed a rendersi comprensiva e condivisa da molti del suo tempo, viene considerata arte.

Rimanendo nell’arte figurativa, un’ opera per essere compresa ed apprezzata deve essere in un certo senso “accessibile” nella sua interpretazione. Se facciamo un passo indietro nella storia ci accorgiamo che sino agli albori del XX secolo l’arte era pressoché solo copia ed interpretazione della natura e della realtà circostante. Era più semplice ed immediata in quanto il messaggio era chiaro e lo spettatore poteva godere della bellezza e d armonia dell’opera. Ma se veramente se ne vuole conoscere il significato ed il valore ( non economico, ma di espressione unica delle capacità e ambizioni umane) bisogna cominciare ad analizzarne i singoli dettagli. Con sorpresa si scoprirà a questo punto che dei quadri che sembravano di chiara ed immediata lettura, presentano un secondo codice di interpretazione che viene decodificato secondo le regole dell’iconologia. (Studio e interpretazione delle immagini simboliche e allegoriche). Inoltre se veramente si vuole apprezzare la maestria di un’artista, le sue innovazioni e peculiarità bisogna conoscerne, almeno per sommi capi la biografia, ed il contesto storico e sociale in cui si é dovuto muovere. Un’opera come il David di Michelangelo scolpita al giorno d’oggi non sorprenderebbe nessuno in quanto non rappresenta in alcun modo le ricerche, inquietudini dell’uomo del XXI secolo. Se però lo integriamo nel suo tempo quando la società stava cominciando a prendere consapevolezza della realtà dell’uomo come autore del proprio destino, allora sí che il David emerge in tutta la sua forza, caparbietà e splendore.

Tornando ai giorni nostri, se si va ad una mostra di arte contemporanea, la prima cosa da fare é conoscere la vita dell’autore, le sue esperienze. La società in cui viviamo a volte la subiamo senza conoscerla in tutti i suoi aspetti ed é sempre interessante sapere come la vede, interpreta o semplicemente cosa ne pensa un’altra persona. Una volta arrivati alla mostra lasciarsi sorprendere sensorialmente da ciò che vediamo e percepiamo. Solo alla fine possiamo pronunciarci e decidere se considerare quel messaggio degno di essere preservato come valido e quindi “ascendere” a valore di opera d’arte oppure no.

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